Il nostro Glossario: χρυσοσανδαλαιμοποτιχθονία
- Giulia Ferrara
- 8 mag 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Oggi vi lanciamo una sfida! Vi ricordate quando da piccoli (come se non fossimo o se non ci sentissimo ancora bambini...) facevamo a gara a dire supercalifragilistichespiralidoso? Anche i Greci amavano divertirsi in questo modo. E, che ci crediate o meno, non era uno svago confinato nel mondo dei bambini, anzi, questi pseudo-scioglilingua ante litteram erano utilizzati dai maggiori autori di poemi epici!
Ecco il nostro preferito:
χρυσοσανδαλαιμοποτιχθονία
(chrysosandalaimopotichthonía)
Un epiteto di Ecate che significa: dea infera dai sandali d’oro che beve sangue.
E che? Non ce la vogliamo avere una parolina per dire quello che noi diciamo in nove? Ovviamente i Greci non si facevano mancare niente. E ora magari capite perché il vocabolario di greco è il triplo di quello di latino (e il sestuplo di quello d'inglese...). Ma come sorprenderci? Davanti a coloro che hanno trenta, e no, non è un'iperbole, trenta articoli! Perché no, cari amici non-classicisti, voi non potete capire cosa si prova da pargoli di primo liceo analfabeti in greco (come se conoscessimo l'italiano...) cosa si prova a trovarsi davanti, appena giunti in quel girone dantesco che è il ginnasio (come amano chiamarlo fra i professori), trenta, e ripeto, trenta articoli! Pensi: ma io cosa ci faccio qui? E no, non è un dubbio esistenziale. Quelli già risolti da tempo (sì, crediamoci...). Ci si chiede proprio: ma chi me l'ha fatto fare? Ma poi ti ricredi (evviva l'autoconvinzione guidata dalla disperazione!). Inizi a canticchiarli:
E un bel sospiro finale per il vocativo: ὦ (oooh)
E di nuovo la nostra interiezione preferita: ὦ (oooh)
Ormai lo sapete, no? ὦ (oooh)!
Se non li avete canticchiati ricominciate daccapo. Ripetete finché non raggiungerete la melodia desiderata.
Ma ritorniamo al nostro χρυσοσανδαλαιμοποτιχθονία (chrysosandalaimopotichthonía). Questa volta vi proponiamo noi il motivetto da utilizzare. Provate con la musichetta di supercalifragilistichespiralidoso. Non suona, vero… allora proviamo ad aggiungere qualche sillaba: χρυσοσανδαλαιμοποτιχθονία Αιαίην (chrysosandalaimopotichthonía Aiàien). Umh… non suona ancora. Cambiamo gli accenti: χρυσοσανδαλαιμοποτιχθòνία Αιαιήν (chrysosandalaimopotichthònia Aiaièn)! Fingeremo di prenderci questa licenza poetica nel cambio degli accenti perché, in fondo, gli antichi con gli esametri lo facevano in continuazione e gli antichi con gli esametri ci campavano… o ci crepavano: perché fra gli esametri la capra non campa e a dir gli esametri la capra ci crepa.
Breve N.d.A. le capre saremmo (o meglio siamo) noi.
Detto ciò: ora ripetete il nostro fantastico ritornello finché non riuscirete a pronunciarlo con disinvoltura!
χρυσοσανδαλαιμοποτιχθòνία Αιαιήν, (chrysosandalaimopotichthònia Aiaièn)!
anche se a sentirlo non mi sento molto ben,
se lo dici forte poi mi termini per -èn,
χρυσοσανδαλαιμοποτιχθòνία Αιαιήν! (chrysosandalaimopotichthònia Aiaièn)!
Ok, e adesso che vi abbiamo messo in testa (o almeno lo speriamo) un motivetto che non vi riuscirete a togliere per almeno una settimanella, vi abbandoniamo nell’impresa di impararlo a memoria o di dimenticarlo, a seconda dei punti di vista! Ciao ciao, e alla prossima!
P.S. Se Αιαίην (Aiàien) vi è caduto inaspettatamente dal cielo, leggete il nostro articolo “Aeaeae” nella rubrica “Glossario”!
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